UNITA’ WAFFEN-SS IN ITALIA APRILE 1945

di Marco Nava-Articolo tratto da STORIA DEL NOVECENTO n. 52 del luglio 2005

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. BASE OVEST
     
    .

    User deleted


    E’ noto a chi si interessa di Waffen SS che i reparti agli ordini di Heinrich Himmler combatterono su tutti i fronti meno che in Nord Africa. La presenza di reparti Waffen SS in Italia non fu molto cospicua anche perché i volontari SS erano impegnati principalmente dove erano in corso le battaglie decisive per le sorti del conflitto, comunque il Reichfuhrer SS Heinrich Himmler non trascurò alcun settore dei vari fronti europei tanto che su fronti in apparenza secondari come la Finlandia, Grecia e Italia operarono reparti Waffen SS. Oltre alle unità più note che verranno trattate a parte, in primo luogo la 1° SS-Panzer Division “Leibstandarte SS Adolf Hitler” e la 16° SS-Panzergrenadier Division “Reichsfuhrer SS” oltre alle due divisioni in cui militarono numerosi volontari italiani ovvero la 24° Waffen-Gebirgs (Karstjager) Division der SS e la 29° Waffen-Grenadier Division der SS (italienische nr. 1) vogliamo in questo articolo fotografare la presenza delle altre unità Waffen SS nell’ultimo mese di guerra: l’aprile 1945.

    L’organo principale che sovrintendeva, non tanto tatticamente, quanto amministrativamente, ai rifornimenti etc. era il Befehlshaber der Waffen SS in Italien –BdW- (Comando delle Waffen SS in Italia) costituito nel maggio 1944 che divenne operativo solo nel luglio 1944. Inizialmente a capo della BdW il Reichsfuhrer SS nominò l’SS-Gruppenfuhrer Karl Von Treuenfeld che venne dirottato ad altri incarichi. Al suo posto subentrò a metà luglio del 1944 il pari grado Lothar Debes, ex comandante della 6° SS-Gebirgs Division “Nord”.

    Il BdW occupò alcune ville a calmiero e Vago nel veronese, in particolare Debes sistemò il proprio comando a Villa Loredan. Nell’aprile 1945 facevano parte del BdW circa 200 SS italiane e tedesche compresi 15 ufficiali tedeschi e 16 italiani, il comando disponeva per inquadrare il personale addetto ai servizi e il personale di guardia dell’SS-Stabskompanie agli ordini dello Sturmbannfuhrer Piero Strada. Il BdW, gli ultimi giorni di aprile del 1945, mosse da Calmiero raggiungendo Predazzo dove si arrese agli anglo-americani, Strada preferì suicidarsi piuttosto che arrendersi. E’ lo stesso Debes nell’interrogatorio da parte degli americani dopo la sua cattura a indicare quali erano i reparti ai suoi ordini (1).

    II° SS-Flak Abteilung/Kommandostab Reichsfuhrer SS: dislocato a difesa dei vari ministeri della RSI e dei principali comandi tedeschi situati lungo la sponda bresciana del lago di garda. Si trattava di 9 Ufficiali, 59 Sottufficiali e 412 Militi per un totale di 480 uomini agli ordini dell’SS-Hauptsturmfuhrer Richard Speth (2). Il gruppo disponeva di una batteria con 9 pezzi da 3,7 cm Flak, e una batteria con 8 pezzi da 20 mm Flak e 2 pezzi sempre da 20 mm ma a quattro canne, tutti i pezzi erano autotrasportati.Stranamente nell’organigramma del 9 aprile 1945 non risultava la batteria con 4 pezzi da 8,8 cm Flak normalmente in dotazione al gruppo. Oltre alla difesa aerea il reparto doveva provvedere alla scorta personale di Mussolini, tanto che fu un ufficiale del gruppo, l’SS-Ustuf. Birzer, a scortare il Duce nel suo ultimo viaggio conclusosi tragicamente lungo le sponde del Lago di Como.

    SS-Gebirgsjager-Ausbildungs-und Ersatz Bataillon 7: 7° Battaglione SS Alpino Addestramento e Complementi della 7° SS_Freiwillige Gebirgs Division „Prinz Eugen“. Il battaglione della regione del Banato giunse a Gradisca in Friuli nel marzo 1944, era strutturato su 5 compagnie per un totale di 2.000 uomini nell’aprile 1945, quindi con un organico superiore al previsto, ma solo la 5° March-Kompanie venne di fatto impiegata nella lotta controre bande slave, in particolare controllando le linee ferroviarie fra Trieste, Udine e Lubiana. Comandava il reparto l’SS-Obersturmbannfuhrer Adolf Wagner. All’inizio di maggio il battaglione ripiegò verso l’Austria, solo la 4° Kompanie operò in retroguardia aggregata alla 24° Waffen-Gebirgs (Karstjager) Division der SS.

    SS-Nachrichten Ausbilduns-und Ersatz Bataillon 3: Battaglione Trasmissioni SS Addestramento e Complementi. Il battaglione di stanza a Vipiteno (sterzing) aveva una forza al 9 aprile 1945 di 11 Ufficiali e 700 fra Sottufficiali e Uomini di Truppa, comandante era l’SS-Sturmbannfuhrer Heinrich Fost. Non sono note operazioni condotte dal reparto se non il normale addestramento delle compagnie telefonisti (Fernsprech-Kompanie) e radio-telegrafisti (Funk-Kompanie). Il reparto rimase a Vipiteno nei propri accantonamenti arrendendosi a reparti americani.

    SS-Gebirgskampf-schule der Waffen SS: Scuola di Guerra in Montagna delle SS di Predazzo. Si trattava di una sezione, Lehgruppe IV (Scuola per Allievi Ufficiali dei reparti alpini SS) dell’SS Hochgebirgsschule (Scuola per l’addestramento in alta montagna delle SS) di Neusift a sud-ovest di Innsbruck. Nell’aprile 1945 la scuola di Predazzo contava 33 Ufficiali, 280 Sottufficiali e 490 Uomini di Truppa ed era agli ordini dell’SS-Sturmbannfuhrer Luis Schintholzer. Reparti di formazione della scuola operarono contro le bande partigiane a protezione del Passo del Tonale a cavallo fra le province di Trento, Brescia e Sondrio. All’inizio di maggio del 1945 la scuola si spostò a Salorno dove si arrese agli americani.

    SS-Wehrgeologen Bataillon 500 (mot): 500° Battaglione Geologhi SS (motorizzato). Reparto di stanza a Folgaria nella Zona di Operazioni delle Prealpi, aveva una forza di 12 Ufficiali, 50 Sottufficiali e 580 Uomini di Truppa, comandante era l’SS-Obersturmbannfuhrer Dr. Rolf Hohne. Il reparto era specializzato nel trovare zone dove era fattibile la costruzione di linee fortificate, dove era più facile creare blocchi stradali, etc., raramente l’unità prese parte ad operazioni antipartigiane se non per difesa. E’ certa la partecipazione di una delle tre compagnie ad almeno una grossa operazione antiguerriglia, pianificata dallo Stato Maggiore per la lotta alle bande presso l’SS-und Polizei Fuhrer “Oberitalien Mitte”, il responsabile dell’ordine pubblico nel settore centrale dell’Italia del Nord, l’SS-Brigadefuhrer Burger, l’Operazione “Weisse Woche” (Settimana Bianca) che interessò le valli a nord di Vicenza dal 27 novembre al 2 dicembre 1944. La compagnia era costituita da 1 ufficiale, 4 Sottufficiali e 36 militi per un totale di 41 uomini, ben al di sotto dell’organico medio di una compagnia, non risultano perdite fra le SS mentre il bilancio finale dell’operazione fu di 15 terroristi uccisi. Le tre compagnie del battaglione alla fine di aprile del 1945 ripiegarono separatamente raggiungendo rispettivamente le località di Kaltern, Tramin e Kortatz dove si arresero agli anglo-americani.

    Ostturkischer-Waffenverband der SS: Unità Armate dei Turcomeni delle SS. Costituita in seguito all’ordine 4022/44 dell’SS-FHA dell’1.10.1944, l’unità era composta da turcomeni, tartari e azerbaigiani tratti dal disciolto Ostmuselmanisches SS-Regiment 1 e dalla Waffen-Gebirgs Brigade der SS (tartar. Nr. 1). L’organigramma dell’unità al suo arrivo in Italia era il seguente: Stab (Comando) e tre reggimenti composti dalle varie etnie e più precisamente il Waffengruppe “Idel-Ural”, il Waffengruppe “Turkestan” (costituito utilizzando come quadri l’Ostmuselmanisches SS-Regiment 1) e il Waffengruppe “Krim” (costituito utilizzando come quadri i resti della Waffen-Gebirgs Brigade der SS (tartar Nr. 1), largamente incomplete le unità di supporto, completamente assente l’artiglieria. La sede del reparto era a Merate, nell’Alta Brianza mentre il comandante era l’SS-Standartenfuhrer Harun El Raschid Bey, tedesco convertito all’Islam che prima di cambiare nome e religione si chiamava Wilhelm Hintersatz. La forza al 9 aprile 1945 era di circa 3.800 fra Ufficiali, Sottufficiali e Militi compresi i quadri tedeschi. Quel che è certo è che il reparto giunse da Miawa in Slovacchia a Merate il 21 marzo 1945 poco più di un mese prima della fine del conflitto. Il reparto non prese parte a nessuna operazione di controguerriglia né risulta fu vittima di attacchi terroristici. Il 26 aprile si presentò ad Harun El Raschid Bey una delegazione del CLN di Merate per chiedere la resa dei volontari turcomeni, la richiesta venne fermamente respinta e le SS si arresero solo all’inizio di maggio ai reparti americani della 1^ Divisione Corazzata.

    Kaukasischer-Waffenverband der SS: Unità Armata dei Caucasici delle SS. Reparto costituito in seguito all’arrivo in Carnia nell’autunno 1944 di un grosso contingente di cosacchi e caucasici con le rispettive famiglie. Mentre i cosacchi rimasero autonomi, all’interno delle forze armate caucasiche, già organizzate militarmente nella Freiwillige Brigade “Nordkaukasus” inquadrata nella Wehrmacht, vennero selezionati i migliori elementi che unitamente ad altri volontari caucasici sparsi in vari reparti dell’esercito e delle SS in seguito all’ordine 5248/44 del 30.12.1944 dell’SS-FHA diedero vita al Kaukasischen-Waffenverband der SS, il resto dei soldati caucasici continuò a militare nella Freiwillige Brigade “Nordkaukasus” autonomamente, mentre la nuova formazione passò alle dipendenze delle Waffen SS tanto che il comando venne assunto dall’SS-Standartenfuhrer Arved Theuermann. Il reparto stabilì il proprio comando a palazzo e disseminò l’intera Carnia di presidi. Oltre allo Stab (Comando) il reparto era costituito dai Waffengruppe “Geogien”, Waffengruppe “Aserbeidjan”, Waffengruppe “Armenien” e Waffengruppe “Nordkaukasus”, ogni Waffengruppe, secondo l’ordine costitutivo, doveva avere la forza di un reggimento di cavalleria su due Abteilungen (Gruppi). Era prevista la costituzione di un gruppo di artiglieria a cavallo e i vari reparti di supporto. Sicuramente reparti caucasici delle SS presero parte a scontri con elementi delle bande partigiane carniche ma non è accertata la partecipazione dell’unità a grosse operazioni antiguerriglia che interessarono principalmente la parte orientale della provincia di Udine e il Goriziano dove operavano invece che i partigiani italiani i titini del IX Corpus. Secondo un rapporto delle forze antiguerriglia presenti in Italia alla data del 9 aprile 1945 risulterebbe che il Kaukasischen-Waffenband der SS avesse una forza di circa 5.000 uomini su due reggimenti, non è chiaro se vennero costituiti solo due Waffengruppen o se ogni reggimento venne alla fine costituito da due Waffengruppen. La fine del conflitto colse i caucasici delle SS coinvolti nella ritirata generale di cosacchi, serbi, montenegrini etc verso l’Austria nella speranza di arrendersi agli angloamericani e sfuggire alla vendetta dei comunisti di Tito. Anche le SS del Kaukasischer-Waffenband der SS raggiunta l’Austria attraverso il Plockenpass si arresero agli inglesi che dopo alcuni giorni, unitamente ai cosacchi e venendo meno alla parola data, li consegnarono all’Armata Rossa.

    9° Kompanie/Indiche Freiwilligen Legion der Waffen SS: 9° Compagnia della legione Volontari Indiani delle SS, legione nata dalla trasformazione dell’Indische Infanterie Regiment 960, reggimento alle dipendenze della Wehrmacht prima della trasformazione in legione e conseguente passaggio nelle Waffen SS. Comandante della legione era l’SS- Oberfuhrer Heinz Bertling. Non sono note le ragioni dell’invio di una singola compagnia della legione in Italia, forse il leader degli indiani anti inglesi Subhas Chandra Bose aveva intenzione di trasferirsi in Italia e per questo aveva iniziato ad inviare in avanscoperta una compagnia della legione. La compagnia giunse in Italia verso la fine del 1944 e venne dislocata a Schio, aveva una forza di 9 Ufficiali, 20 Sottufficiali e 106 Militi per un totale di 135 uomini, compresi i quadri tedeschi.

    La compagnia dipendeva dal BdS, Comandante della Sipo e SD in Italia, SS-Gruf. Harster anche se tatticamente i volontari indiani operarono alle dipendenze dell’SS-und Polizei Fuhrer “Oberitalien Mitte”, l’SS-Brigadefuhrer Burger, responsabile per la lotta alle bande nell’Italia settentrionale settore centrale. La 9° Kompanie/Indiche Freiwilligen Legion der Waffen SSprese parte ad alcune operazioni antiguerriglia che interessarono le valli a nord di Vicenza in particolare nel Sicherungsabschnitt 8 (Settore di Sicurezza 8). Fra le principali operazioni antiguerriglia cui i volontari indiani presero parte l’Operazione “Timpano” e l’Operazione “Weisse Woche”. Alla fine di aprile la compagnia ripiegò regolarmente fino a Bolzano dove l’8 maggio 1945 il Gauleiter Hofer li sciolse dal giuramento e li lasciò liberi di consegnarsi agli anglo-americani o tentare la fuga spacciandosi per prigionieri di guerra (3).

    SS-Diensthunde-Abteilung “Russland-Mitte” poi „Ost-Mitte“: Unità Cinofila SS “Russia Centrale“ poi “Centro Orientale“. Si trattava di un gruppo diviso in 4 Staffeln (Sezioni), giunto in Italia nell’agosto 1944. Il 1° Staffel operò nel settore dell’SSuPF “Oberitalien West” 2° Staffel nel settore dell’SSuPF Oberitalien Mitte, il 3° Staffel pare nell’OZAV e il 4° Staffel nell’OZAK con sede a Udine. Alla fine del conflitto il reparto rimase diviso e ogni Staffeln seguì le sorti dei comandi superiori ai quali era assegnato.

    SS-Lazarettabteilung “Kerrersee”: Ospedale delle Waffen SS situato in un albergo requisito lungo le sponde del Lago di Carezza, aveva in organico 3 ufficiali e 24 fra Sottufficiali e Uomini di Truppa che si occupavano della guardia all’ospedale mentre il numero del personale medico, degli infermieri etc. non è noto. Naturalmente il personale dell’ospedale e i feriti non si mossero dal Lago di Carezza dove attesero l’arrivo degli americani continuando la propria attività di assistenza medica verso le SS ricoverate. Il direttore dell’ospedale era l’SS-Hauptsturmfuhrer Kurt Beichl.

    SS-Jagdverband “Sudwest”: l’Unità faceva parte dell’organizzazione di commandos allestita da Otto Skorzeny dopo la brillante operazione che portò alla liberazione del Duce da Campo Imperatore. Di questo reparto non si sa praticamente nulla eccetto il fatto che fosse composto da alcuni SS-Jagdeinsatzkommandos fra i quali sono stati identificati l’SS-Jagdeinstatzkommando “Sudfrankreich” che però operò nell’estate del 1944 in Provenza alle dipendenze della 19° Armee e successivamente fra il Reno e il confine fra Svizzera e Francia, l’SS-Jagdeinstatzkommando “Spaniel” di cui non è noto l’effettivo impiego e l’SS-Jagdeinstatzkommando “Italien” (4) di cui sono certe alcune operazioni di sabotaggio dietro le linee anglo-americane. Durante una di queste, il 7 settembre 1944, in uno scontro a fuoco con una pattuglia americana si distinse l’SS-Uscha Heinrich J. Che riuscì a mettere fuori combattimento quattro soldati americani prima di essere a sua volta ferito (5). Oltre all’EK I (Croce di Ferro di 1^ Classe) Einrich J. Ricevette il Verwudetenabzeichen (Distintivo di ferito) riprodotto nell’articolo, si tratta dell’unico documento noto dove si fa riferimento all’SS-Jagdverband “Sudest/Jagdeinsatz “Sud”(invece di Italien) e da dove è stato possibile ricavare il nome del comandante della misteriosa unità, l’SS-Hstuf. Heinz Gerlach. Secondo alcuni documenti della fine di aprile 1945 c’era l’intenzione di trasferire l’SS-Jagdeinstatzkommando “Albanien” alle dipendenze dell’SS-Jagdverband “Sudest” in quanto gran parte del governo in esilio albanese da Vienna voleva spostarsi in Italia a Milano, secondo documenti del governo albanese in esilio era stato richiesto il trasferimento del gruppo di albanesi alle dipendenze di Skorzeny in Italia. Comandante dell’SS-Jagdverband “Sudwest” era l’SS-Hauptsturmfuhrer Heinz Gerlach, asso dell’aviazione che aveva pilotato la Cicogna con a bordo il Duce e Skorzeny dopo l’avvenuta liberazione di Mussolini da Campo Imperatore. Oltre alla rittenkreuz (Croce di Cavaliere), Gerlach si guadagnò il passaggio nelle Waffen SS diventando il responsabile dei reparti di Skorzeny per il settore sud-occidentale, che aveva il proprio comando in Italia in una serie di ville in Brianza a nord di Milano.

    Aussenstelle “Mailand” (6) dell’SS-FHA/Amt VI Reit und Fahrwesen: comandante l’SS-Obersturmfuhrer Schubert. Si trattava di un reparto addetto alle requisizioni e all’addestramento di cavalli per le Waffen SS, la sede del reparto, costituitosi il 4 dicembre 1944, era presso la più prestigiosa scuola di equitazione di Milano, requisita per l’occasione.

    SS-Kraftfahrstaffel (W-SS) Fronthilfe DRP III° Abteilung: III° Gruppo del reparto di Trasporto SS. Si trattava di un’autocolonna composta da autisti e mezzi delle Waffen SS di supporto per l’invio della posta al fronte. Mezzi e autisti vennero utilizzati anche per il trasporto di reparti combattenti in particolare quando vi era la necessità di agganciare qualche formazione partigiana segnalata in zone prossime alle vie di comunicazione. Il Comando del reparto era a Mantova mentre la forza era di 13 Ufficiali, 99 Sottufficiali e 418 Militi per un totale di 530 uomini.

    Per motivi di spazio non è stato possibile citare i numerosi depositi e magazzini che le Waffen SS avevano sparsi per l’Italia settentrionale, in particolare nelle due Zone d’Operazioni OZAV e OZAK.

    Le Waffen-SS avevano 38 divisioni con circa un milione uomini sui fronti. Di queste caddero su tutti i fronti della guerra più di 400.000 soldati, sottufficiali ed ufficiali, tra loro, 32 comandanti di divisione. 50.000 soldati delle Waffen-SS si considerano scomparsi. Ai soldati delle Waffen-SS si concessero moltissime onorificenze di merito militare(...)

    Leon Degrelle

    Note

    (1) CSDIC/CMF/SD del 9.7.45, documento in possesso dell’autore

    (2) Sostituito nelle ultime settimane di guerra dall’SS-Stubaf. Baumeister

    (3) Archivio Centrale dello Stato. Fondo RSI/Uffici di Polizia e Comandi Militari tedeschi in Italia.

    (4) Anche Jagdeinsatzkommando “Sud”.

    (5) Lettera all’autore di Heinrich J.

    (6) Anche noto come Kommando “Schubert”.

     
    .
  2. decima!
     
    .

    User deleted


    Nava e Corbatti (pseudonimi) sono i maggiori esperti delle SS italiane. bell'articolo!
     
    .
  3. SLC
     
    .

    User deleted


    Molto interessante, grazie mille!
     
    .
2 replies since 26/2/2009, 20:54   1843 views
  Share  
.