I prigionieri della RSI

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    Meneghino d'O&P dal 28/4/05

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    Triste pagina, ma come in tutte le guerre c'è chi alla fine rimane prigioniero.... in questa sezione vorrei riportarvi le foto di alcuni pezzi della mia collezione e le varie notizie storiche relative ai campi di prigionia per Soldati aderenti alla RSI, sparsi sul suolo italiano....

    Il Campo di Concentramento di COLTANO.
    Alla fine di aprile del 1945, mentre l'Europa bruciava l'Italia conosceva i momenti più bui della sua storia millenaria, i liberatori americani si premuravano di costruire un ennesimo campo di prigionia in quella bella terra di Toscana allora insanguinata dalla fine di un'epoca.
    Siglati PWE 336, 337 e 338 vennero allestiti nella tenuta di Coltano (Pisa). Erano tutti destinati ad ospitare prigionieri militari tedeschi e italiani, appartenenti alle FFAA e ad altre formazioni militari della RSI. Il PWE 337, però, si distinse subito per l'eccezionale durezza delle condizioni di vita imposte dai vincitori. Condizioni di vita: ma dovremmo dire piuttosto di mera sopravvivenza, ai limiti del più elementare istinto di conservazione. Furono troppi quelli che non ce la fecero. Ecco, al riguardo quanto dice Pietro Ciabattini, che in quel campo fu internato: «Il 25 luglio 1945 tutti i prigionieri italiani concentrati nei vari PWE in Toscana erano già stati fatti affluire nel PWE 337, più conosciuto come "campo di Coltano". «La sua triste esistenza fu taciuta all'opinione pubblica fino a metà settembre del 1945, dopo che gli americani il 30 agosto avevano trasferito alle autorità italiane la giurisdizione su quel campo di prigionia. «Solo allora la stampa italiana si interessò di ciò che avveniva dietro quei reticolati in quella torrida pianura pisana, descrivendo la misera esistenza di migliaia di esseri umani, scalzi, nudi, laceri, malati e bisognosi di tutto, senza che nessuna autorità si decidesse ad addivenire ad una rapida soluzione del problema. Descrivere la disgraziata vita del PWE 337 è compito arduo nel timore di non essere creduto, ma più arduo è riuscire a convincere che ciò accadde davvero a prigionieri di guerra di un esercito ricco e vittorioso, e a conflitto ormai cessato. [...] I giornali si sbizzarrirono per una settimana a scrivere sulla drammatica vicenda di quei prigionieri, ma dei numerosi e misteriosi decessi per uccisioni, malattie e stenti nessuno ne scrisse una parola. Molti morirono nei "campi", nel "lazaret", altri nell'Ospedale da Campo n. 99 WQ06, o nel 650 di riserva per militari italiani. Anche al Sanatorio, all'ospedale Militare di Livorno e al Manicomio di Volterra ci furono numerosi morti, ma i relativi documenti o non sono visibili o non esistono più. «Nessuno, tranne gli archivisti USA, conoscerà mai il numero dei deceduti di Coltano. Mistero e silenzio anche sui luoghi dove venivano sepolte le salme. [...] E’ certo che, a distanza di cinquant’anni, sui decessi di Coltano, esiste ancora il "top secret" e anche da parte delle autorità preposte non vengono fornite notizie precise» (P. Ciabattini, Coltano 1945. Un campo di concentramento dimenticato, Mursia, Milano 1995).


    Da Coltano uscirono pochissime corrispondenze, tutte di fortuna, o meglio ancora in modo illegale (era proibito scrivere, in barba alla convenzionde di Ginevra, che non venne mai applicata agli aderenti della RSI in quanto mai riconosciuti con lo status di prigionieri di guerra nemici.) tramite preti compassionevoli..



    questo è il foglio di via, per il rientro a casa dopo la liberazione...



    Il Campo di Internamento di Collescipoli restò aperto sino al maggio 46.


    Il Campo di Concentramento di Laterina
    Laterina fu prima campo di concentramento, poi campo di prigionia, poi centro di raccolta profughi ed infine ancora campo di concentramento per militari della RSI. Già in precedenza, alla fine della prima guerra mondiale, a Laterina venne ospitato un gruppo di 14 famiglie provenienti dal Trentino. Negli anni della seconda guerra mondiale ed in quelli successivi divenne prima un campo di concentramento per prigionieri di guerra, poi campo profughi.
    Il campo, registrato con il numero 82, fu progettato per accogliere i prigionieri di guerra degli eserciti nemici. Situato tra la via Vecchia Aretina e l'Arno aveva una superficie di circa 15 ettari. Era formato da 12 baracche in muratura allineate inizialmente in due blocchi, divise internamente in due ambienti con la sistemazione di giacigli a castello. Nel '41 accolse prigionieri di guerra soprattutto inglesi catturati nell'Africa settentrionale, oltre ad africani, indiani e spagnoli, mentre 800 militari italiani erano impegnati alla sorveglianza del campo (il campo poteva contenere fino a 12.000 prigionieri.
    Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 il campo venne abbandonato dai militari italiani di sorveglianza. I prigionieri evasero dirigendosi verso l'Italia meridionale o l'Adriatico nel tentativo di ricongiungersi agli alleati, oppure furono avviati alle formazioni partigiane e sempre aiutati dalla popolazione locale. Se sfortunati e ripresi dall'esercito nazista vennero di nuovo portati nel campo ed in seguito deportati in Germania.
    Dopo il 18 luglio 1944 la zona fu liberata ed il campo passò sotto il controllo dell'ottava armata britannica, che vi concentrò fascisti e tedeschi catturati al nord dall'esercito alleato al momento della caduta del fascismo. Il campo raccolta internati di Laterina, contrassegnato poi con il numero 219, fu gestito dal 1945 al 1947 dal Ministero dell'assistenza post bellica. In questo periodo molti prigionieri fascisti vennero liberati. Le condizioni degli internati erano al limite della sopravvivenza; un ruolo importante lo svolse la Chiesa: molti furono gli aiuti elargiti tramite il vescovo mons. Mignone ed il parroco di Laterina don Ottavio Tinti.

     
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    Meneghino d'O&P dal 28/4/05

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    sono felicissimo la ricerca per voi, mi ha obbligato a cercare in giro in casa, ed ho ritrovato molto più materiale di quanto ricordassi.... spero domani ;)
     
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    Meneghino d'O&P dal 28/4/05

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    corrispondenza dal Campo 339 di San Rossore


    dal Campo 209


    Campo 371 di Padula Salerno


    Campo 454 di Modena


    Campo 950



    Campo Padova


    e proseguo con Coltano.... non ricordavo di averne così tante... si vende che in 20 anni di pellegrinaggio nei mercatini...






    Campo "T" Taranto




    Campo si Merano - Ospedale


    su modulo americano..


    Campo di Riccione, qui vennero internate molte delle ausiliarie SAF




    vi assicuro che raccogliendole negli anni non sapevo di avere una rappresentazione così variegata... :P

    Edited by rugbuz - 22/3/2008, 07:17
     
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  4. BASE OVEST
     
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    sei un grande rugbuz!
    mi complimento per la tua documentazione storica.
    sicuramente ne avrai tante da mostrare e condividere con noi e quindi se e' cosi,aspettiamo la tua esposizione.
     
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    Ciao Base Ovest..... purtroppo di RSI in Italia ho "solo" queste.... se non esula troppo dal settore storico di competenza del forum, potrei cercare di organizzare un "viaggio" inerente gli italiani prigionieri e/o internati dagli alleati, nel mondo.... cercando di selezionare quelle nazioni che so essere inusuali nella corrispondenza con l'Italia fra il 43 e il 46....
     
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  6. BASE OVEST
     
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    CITAZIONE (rugbuz @ 22/3/2008, 07:14)
    Ciao Base Ovest..... purtroppo di RSI in Italia ho "solo" queste.... se non esula troppo dal settore storico di competenza del forum, potrei cercare di organizzare un "viaggio" inerente gli italiani prigionieri e/o internati dagli alleati, nel mondo.... cercando di selezionare quelle nazioni che so essere inusuali nella corrispondenza con l'Italia fra il 43 e il 46....

    quante cose ci sono da scoprire.bisogna affidarsi soltanto alla fortuna.
    grazie ancora
     
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    Tessera N° 725A

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    Grande Ruggero, bellissima documentazione, grazie per averla condivisa con Noi, continua pure se puoi.
     
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  8. 1957ale
     
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    Come ho già fatto nella Sezione Panerai ti rinnovo i ringraziamenti:
    è bello che tu condivida con noi il materiale in tuo possesso.
     
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  9. cadelo44
     
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    Grande Ruggero,
    bellissima documentazione di straordinario valore.
    Grazie per averla condivisa con noi.

    Carlo
     
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  10. Terni mia Terni nostru
     
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    Salve,

    sto recuperando materiale per realizzare un cortometraggio sulla mia città Terni durante la seconda guerra mondiale; chiedo al sig. Ruggero se ha altre informazioni circa il campo di prigionia a Collescipoli (Terni) e se mi può inviare copia della lettera pubblicata in questo posto dal campo di prigionia stesso.

    Grazie !

    Mario Scipioni
     
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    Sto facendo una ricerca sul campo di prigionia di Coltano e in particolare raccolgo documentazione circa l'aiuto che le suore salesiane di Livorno o Pisa hanno dato ai prigionieri avete qualcosa da inviarmi? grazie
     
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10 replies since 20/3/2008, 11:58   2213 views
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