il monte sabotino ed i problemi odierni.

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  1. BASE OVEST
     
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    La cima del Sabotino (q. 609) fu raggiunta il 6 agosto da una colonna italiana comandata dal col. Pietro Badoglio. Il 7 agosto gli austriaci sferrarono un violento contrattacco. Gli italiani lo respinsero, rafforzando in tal modo la loro presenza lungo tutto il costone dalla cima del Sabotino all'Isonzo. Rimaneva però una sacca di resistenza austriaca ad opera di reparti barricati nelle gallerie scavate all'interno.
    L'estrema difesa del Sabotino fu opera di tre battaglioni di dalmati che asserragliati nelle caverne rifiutarono ogni invito alla resa. "Allora gli italiani ricorsero a un mezzo crudele: trasportarono sul Sabotino latte colme di petrolio". Dall'alto iniziarono a versare il liquido negli imbocchi delle caverne. Poi invitarono di nuovo i dalmati ad arrendersi, e ancora una volta ottennero un rifiuto; allora procedettero con l'accensione del petrolio.
    "Le fiamme divamparono, un fumo acre, corrosivo, si diffuse nell'aria. Il Sabotino bruciava. Bruciava fin nelle viscere. Alla fine, niente si mosse più nelle caverne…". (Fritz Weber, Dal Monte Nero a Caporetto, pp. 224-226).
    Nel gennaio 2001 il lettore Nicola Persegati di Legnago (VR) mi segnalò un'altra versione — da me non conosciuta all'epoca della stesura del testo — che ritengo doveroso riportare in questa sede:
    « Nell'alto Sabotino però rimaneva ancora la galleria del 609 in possesso degli austriaci che vi si difendevano tenacemente fino dal giorno 6. Essi trinceratisi entro la caverna tortuosa, che rendeva inutile il tiro di una mitragliatrice posta all'imbocco, fulminavano chiunque si avvicinasse. Fu possibile snidarli solamente il giorno 8 accendendo bidoni di petrolio all'ingresso orientale della galleria che fu invasa da un fumo asfissiante. Per qualche ora gli austriaci resistettero, ma poi uscirono, prima gli ufficiali e poi la truppa, ad uno ad uno con le mani alzate ed erano tanti che non sembrava possibile potesse contenerli la galleria». (G. Venturi, La Conquista del Sabotino, Stab. Tip. V. Bolla & figlio, Finalborgo [SV] - MCMXXV, pag. 139).

    ho preso alcuni dati storici piu interessanti del monte sabotino dal sito di camillo pavan,della conquista avvenuta nella grande guerra,ma quello che interessa e il dopo con il proseguimento fino ai giorni nostri.
    attualmente so che parte del sabotino e slovena e durante gli anni quel monte e stato conteso in modo polemico e oltraggioso da ambedue parti.
    esiste un monumento alla sacralita' di coloro perse la vita per l'italia,con tanto tricolore fatto a luce artificiale.
    alcune occasioni e stato deturpato.addirittura nella parte italiana si e provveduto a tagliare l'energia elettrica,facendo mancare corrente al monumento.
    mi rivolgo ai friulani e non solo:attualmente com'e' la situazione e se e critica,si muovera' qualcosa?
     
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0 replies since 14/5/2008, 11:22   151 views
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